Risposta ai probiviri

PROT. N. 8 del 09/02/2025

1) Giacomo Spera: esclusione qualità utente.

Le imputazioni a me contestate, che "continuerebbero ad arrecare grave pregiudizio all'ASBUC" (Consigliere Probi Viri Cialente), consistono sostanzialmente nelle ben note vicende riguardanti l'antagonismo con il precedente Presidente Innocenzi a seguito delle ripetute e contrarie azioni legali intraprese sin dall'anno 2022.

Tali azioni sono ancora oggi al vaglio della magistratura competente ed è imprescindibile diritto costituzionale di ogni cittadino, e quindi anche il mio, intraprendere le iniziative (LEGALI) ritenute più opportune. Queste, peraltro, non sono suscettibili di arrecare fastidio o nocumento diretto all'ASBUC ma riguardano, nell'immediato, soltanto le parti in causa.

Certo, l'eventuale esito favorevole al sottoscritto del ricorso ex art. 700 presentato determinerebbe l'illegittimità di tutte le iniziative intraprese dal sig. Innocenzi nella sedicente qualità di Presidente dell'Asbuc ma, in tal caso, ci sarebbe la constatazione giudiziaria che ad arrecare danno e fastidio all'Asbuc è stato quest'ultimo e non il sottoscritto.

Quindi è evidente che la Consigliera Cialente non si preoccupa delle sorti dell'Asbuc ma di quelle specifiche di Innocenzi, addirittura anticipando il Giudizio della Magistratura e sposando incondizionatamente (guarda caso) le linee difensive di un parte (in merito alla vigenza degli statuti, alla validità degli stessi ecc. ecc.).

La natura faziosa ed esorbitante dalla funzione propria di Codesto Organo di garanzia associativa è ulteriormente dimostrata dalla volontà di indignarsi e perseguire soltanto il sottoscritto, reo di difendersi legalmente e in ossequio ai principi ordinamentali nazionali (regole sovraordinate che neppure l'autonomia di autonormazione dell'Asbuc può impedire), e invece chiudere più di un occhio sulle condotte di altri, addirittura rinviati a giudizio e processati per fatti di violenza: si replicherà che il giudizio penale avverso quei soggetti non è ancora definito, ed è giusto ma allora appare lecito anche obiettare che anche le presunte imputazioni mosse al sottoscritto sono ancora sub judice e non possono, quindi, essere assunte come certezze dal Collegio.

Ad esempio, è considerato un disturbo all'attività dell'Asbuc la richiesta di stato dei conti correnti avanzata dal sottoscritto (e  che ha determinato il blocco della disponibilità degli stessi per iniziativa degli Istituti) e non anche la volturazione del Presidente dell'Asbuc fatta all'Agenzia delle Entrate e l'apprensione, a tale titolo, dei libretti degli assegni fatta da Innocenzi nel mese di Novembre 2023, dopo l'ordinanza decisoria del ricorso presentato dallo stesso, ben prima di essere nominato Presidente (lo stesso, nel ricorso per decreto ingiuntivo presentato per riprendersi le chiavi, assume di essere stato nominato Presidente dall'Assemblea degli utenti nel mese di Febbraio 2024).

Risulta evidente che il Collegio dei Probi Viri, tradendo in pieno il proprio mandato di organismo super partes e imparziale, abusa della propria funzione per indebitamente "regolare i conti" delle passate vicende. Di questo terrà certamente conto l'Assemblea degli utenti, chiamata a decidere dell'esclusione del sottoscritto e che già due volte nel corso dello scorso anno lo ha premiato con l'elezione nel Consiglio di Amministrazione.

  • 2) Il Consiglio di Amministrazione nel riscontrare la richiesta di spiegazioni avanzata da codesto Collegio dei Probi Viri in merito alla presunta violazione dello Statuto imputata alle deliberazioni e condotte assunte dall'Organo, preliminarmente rileva che:

    • a Statuto vigente non esiste un procedimento di "evidenziazione" della violazione del medesimo;
    • tale rilievo è rimesso alla libera ed autonoma determinazione del Collegio dei Probi Viri;
    • l'eventuale rilievo del Collegio non determina conseguenze di diritto, essendo codesto Organismo meramente consultivo e non potendo svolgere alcuna incombenza, diretta o indiretta, di carattere amministrativo;
    • gli atti assunti dal Consiglio sono validi ed efficaci anche in presenza di contestazioni di codesto Collegio e sino all'eventuale accertamento giudiziale, posto che detti atti sono emendabili soltanto previa impugnazione di diritto;
    • la competenza del Collegio deve limitarsi a fatti inerenti le formalità ed i principi generali statutari e non sindacare il merito delle deliberazioni assunte;
    • l'eventuale condizione di violazione delle norme statutarie è definitivamente acclarata e definita soltanto all'esito di legale procedura giudiziaria, secondo i principi e le norme dell'ordinamento,

tutto quanto sopra doverosamente premesso, sui singoli fatti rilevati si replica come di seguito puntualmente:

*  *  *

Nello statuto vigente non c’è traccia di un regolamento per lo svolgimento del CdA. Soprattutto, non sarebbe possibile svolgere un CdA in una stanza di 16 metri quadrati con all’interno 20/30 cives che senza alcun rispetto di detta istituzione, parlano, applaudono ironicamente, minacciano e tentano di interrompere il consiglio. Quanto detto, è in buona parte il risultato di Antonio Luce che con il suo comportamento scorretto e arrogante condiziona i cives presenti.

La nomina del segretario/direttore amministrativo, è di competenza e fiducia del presidente e del CdA come si evince dal verbale del CdA del 08-12-2024. Tra l’altro, l’urgenza del consiglio è dovuta al problema relativo alla causa contro l’APS che, basterebbe leggere il verbale e capire che il giorno successivo si sarebbe svolta a Roma presso il Commissario degli usi Civici.Per quanto riguarda gli importi versati da Giacomo Spera si conferma che sono in perfetta regola. Se il collegio dei probiviri pone in dubbio che i versamenti effettuati non sono coerenti può chiedere ai revisori dei conti. Non spetta ai probiviri fare illazioni sui versamenti, oppure possono denunciare alla magistratura l’irregolarità. Spera Giacomo è stato riammesso come consigliere sulla base della votazione del CdA che a maggioranza lo ha reintegrato.

La domanda fatta nel 2022 relativa al PSR è mai stata visionata dal CdA precedente? Esistono valutazioni o verbali che stabiliscono che non poteva essere presa in considerazione? Cosa ha prodotto il CdA, il consiglio dei probiviri e il consiglio dei revisori dei conti della precedente amministrazione? Prima di dare il via libera al PSR, in via provvisoria, era già stato sentito un agronomo che, successivamente in videoconferenza con tutti i consiglieri, ha spiegato cosa comporta sia in benefici all’ASBUC che in spese da sostenere. Solo chi vuole male al paese ritiene di poter rinunciare ad un piano di sviluppo!

Il presidente Lanciotti non ha mai dichiarato il falso nei confronti dei consiglieri Innocenzi e Pozzi. L’ importo stabilito per il segretario è stato determinato dal CdA e risponde all’Art. 26 dello statuto vigente. Chi dice che questo ruolo poteva essere svolto in modalità gratuita mente sapendo di mentire. Basterebbe accedere agli atti delle amministrazioni precedenti e capire se i segretari che hanno rivestito detto ruolo sono stati retribuiti ed a quanto ammontava il compenso. (Almeno il doppio di quanto indicato da detta amministrazione!) Il parere preventivo del direttore amministrativo non poteva essere espresso per mancanza di accesso ai conti correnti per e mancanza del bilancio preventivo della vecchia amministrazione.

Per quanto riguarda la richiesta illegittima delle PW della e-mail e della PEC dell’ASBUC confermo che non solo il signor Rubeis è stato autorizzato dal presidente ma, non conoscendo alcuna modalità di accesso al computer, è stato chiesto al consigliere Rubeis Pierluigi di collaborare. Allorquando il signor Rubeis Giuseppe ed il consigliere Rubeis Pierluigi si sono dati appuntamento c/o la sede dell’ASBUC e stavano tentando di capire se l’accesso alle mail era consentito è arrivata la consigliera Pozzi che con fare minaccioso ha di fatto impedito che detta collaborazione andasse in porto. Successivamente, detta operazione si è ripetuta e si è potuto capire che l’accesso era possibile. Però, nel frattempo si è capito che per il cambio delle PW era necessario il recupero delle stesse ad un cellulare personale “Modello Galaxy A23 5G” i cui numeri finali erano ……58 ed un codice di verifica all’indirizzo mail “ui…..@gmail.com” che nulla hanno a che fare con PEC ed e-mail dell’amministrazione! Si richiede al collegio dei probiviri di richiedere a tutti gli utenti a chi appartengono dette credenziali. Inoltre, lo stesso consigliere Pierluigi Rubeis spiegava che, oltre ad altre persone, anch’egli aveva accesso al computer con il suo telefonino. Secondo il signor Rubeis Giuseppe questa modalità di recupero PW non è consentita per un ente pubblico. Infatti, ci si è adoperati con ARUBA affinché il successivo presidente del CdA possa sostituire le PW rimanendo all’interno delle credenziali dell’amministrazione. 


ALLEGATO: RISPOSTA-PROBIVIRI.PDF